Narcisista (come lui stesso si definisce), genio assoluto, parlava di sé in terza persona. Spiegava che “Pierre Cardin” era un marchio, non era più lui. Ha sperimentato tutto nella moda e non solo. Ha creato il suo brand da solo, senza soci, partner né fondi. E’ tutto suo, unico proprietario della griffe. Ha inventato le licenze che hanno permesso al suo brand di essere riconoscibile in tutto il mondo permettendogli di diventare ricco e per questo di essere un uomo libero. Pierre Cardin, tra le icone della moda il più avanguardista di tutti, si spegne il 29 Dicembre 2020 a Neuilly, Francia, all’età di 98 anni vissuti fino all’ultimo come genio indiscusso quale era.
Storia di un ragazzo che sognava in grande e che ha fatto di se stesso una “griffe“
Pietro Cardin nasce in Veneto nel 1922 e ben presto si trasferisce in Francia con i genitori. Nelle sue interviste racconta che durante la seconda guerra mondiale fu fermato dalle truppe tedesche mentre cercava di entrare a Parigi. Ha una valigia di cartone che racchiude i suoi sogni e nulla lo può ostacolare dal realizzare quel sogno. Dice “bisogna sempre pensare in grande e credere in se stessi“. E’ così che arriva a Parigi, spinto dalla sua forza di volontà. Tra le tappe più importanti che segneranno la sua vita l’incontro con Elsa Schiapparelli (icona della moda d’avanguardia) e Christian Dior che lo nomina primo sarto.

Icone della moda: Pierre Cardin. Copyright: ANSA
Nel 1950 si mette in proprio e disegna alcuni tra gli abiti che faranno la storia della moda: i vestiti dei Beatles senza colletto, gli occhiali di James Bond e il vestito di Mata Hari,e ancor prima il famoso Bubble Dress, e poi una serie di abiti “lunari” ispirati alla sfida per la conquista dello Spazio. Sceglie una moda “sovversiva” come lui stesso afferma, a volte un po’ eccessiva e non molto pratica da indossare. Nel ’54 apre la sua prima boutique “Eve” dedicata alle donne e nel ’57 “Adam” dedicata all’uomo con le sue cravatte dai colori sgargianti. Nel 1957 conquista il Giappone ma è nel 1959 che avviene la vera rivoluzione, inventa il pret-a-porter debuttando con la collezione uomo e due anni dopo lancia il pret-a-porter donna. Un gesto rivoluzionario e sacrilego per quei tempi che libera le donne da una moda rigida e poco pratica. Cardin inventa uno stile adatto a tutte le donne che ormai iniziano a lavorare.
Il suo genio va fuori da tutte le norme che regolano la costruzione di un abito. In fatto di taglio, forme, e linee non segue regole dando vita ad abiti unisex. Predilige l’eleganza geometrica anche se un po’ marcata. Il suo processo creativo è astratto, ogni cosa diventa fonte di ispirazione. Come lui stesso dichiarerà è il corpo che deve entrare in un indumento e prenderne la forma. Visione totalmente contraria rispetto a quella dei suoi colleghi.
Uomo di grande intelligenza e fiuto per gli affari, impegnato nello studio di strategie marketing amplia il suo brand con linee di profumi, arredamento, champagne, hotel e ristoranti acquistando il famoso Maxim.
Il suo ultimo obiettivo? Arrivare a cent’anni
Dichiaratamente omosessuale ha due grandi amori nella vita. Jeanne Moreau di cui si innamora nel 1961. Dichiarerà: “non amo le donne, ma amo Jeanne“. Un amore durato tutta la vita nonostante la loro relazione finisce dopo quattro anni. Come lui stesso dichiarerà in un’intervista Jeanne faceva parte della sua vita, era la sua vita. Era il suo pilastro. Rimane poi sentimentalmente legato tutta la vita al suo braccio destro André Olivier.
Concede solo interviste ma non dà mai il consenso per la pubblicazione di una sua biografia. Tra le interviste più belle “House of Cardin” trasmessa in live streaming il 21 Settembre 2020.
Uomo schivo e riservato, ha scandalizzato, incuriosito, conquistato. Non ha avuto rimpianti né sogni perduti. Aveva un nuovo obiettivo da raggiungere: arrivare a 100 anni. Unico traguardo non conquistato nella sua lunga vita piena di soddisfazioni.
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